1998
Degenerazione
60 elementi componibili a caso - acrilici su tela - cm 675x180
"Adriano Accattino ha scelto i limiti della pittura, perché dentro questi stanno le difficoltà maggiori e dunque le più stimolanti. D'altronde, al chiudersi apparente egli accompagna la fede assoluta che la pittura possa produrre, in un esercizio incontenibile, il nuovo stupefacente. Le parole che vengono alla mente, osservando questi lavori, sono varietà, incongruenza, antiteticità ma anche compresenza e compostezza, nel significato loro più stretto, dato che qualcosa di complesso pongono e presentano. Tali concetti non sono specificamente pittorici, in quanto più che alla pittura sono riferibili al convivere degli uomini. Infatti sembra che sia stato trasferito sulla tela, sia pure in termini artistici e perciò imprendibili, qualcosa di sociale e di umano. E tale traslazione non è fedele bensì tutta ipotetica e sbalzata in fuori, così che la si percepisce con certezza, senza però poterla definire. Ma proprio l'evidenza del sentire coniugata con l'impossibilità di delimitare il sentimento ci fa uomini smisurati, nonostante le troppo corte misure del nostro essere, e ciò collima perfettamente con la scelta di star nei limiti della pittura se davvero si vuole uscirne. Così queste tele fanno molte pitture più che una, ma fanno anche una sola realtà più che molte."